Il WP1 cura il coordinamento e la gestione scientifica del progetto. Si occupa dell’amministrazione e della rendicontazione, promuove e coordina le attività di comunicazione e di disseminazione. Implementa e aggiorna il sito web del progetto. È gestito dal coordinatore del progetto, P. Reichenbach (CNR-IRPI).
Il WP2 cura l’analisi alla scala sinottica. Realizza la zonazione sinottica della franosità sismo-indotta in Italia attraverso l’integrazione esperta di informazioni e dati disponibili. Collabora alla definizione delle aree di studio per i WP3 e WP4. Le attività possono essere suddivise in due sotto-attività principali:
- Attività 2.1 – Formalizzazione architettura e raccolta dati, nella quale vengono definite la struttura della banca dati e i formati GIS per la sistematizzazione delle informazioni sulle frane sismo-indotte in Italia.
- Attività 2.2 – Analisi pre-evento nella quale viene realizzata la zonazione sinottica esperta della pericolosità da frana sismo-indotta in Italia.
L’attività del WP è coordinata da M. Moscatelli (CNR-IGAG).
Il WP3 cura l’analisi alla mesoscala regionale. Sviluppa e sperimenta una metodologia per la zonazione e la quantificazione della pericolosità da frana sismo-indotta a scala regionale, modificando e utilizzando modelli numerici fisicamente basati per la previsione spaziale delle frane sismo-indotte. Le attività del WP possono essere suddivise nelle seguenti sotto-attività:
- Attività 3.1 – Formalizzazione architettura e raccolta dati. Vengono raccolti ed organizzati i dati necessari all’applicazione dei modelli e alla loro validazione (e.g., mappe inventario d’evento).
- Attività 3.2 – Analisi pre-evento. Vengono definiti scenari di scuotimento compatibili con diversi contesti sismo-tettonici e modificati i codici di calcolo STONE e r.slope.stability per considerare la forzante sismica. I codici di calcolo modificati vengono applicati nelle aree definite nell’ambito del WP2, considerando gli scenari di scuotimento.
- Attività 3.3 – Analisi post-evento. Vengono applicati i modelli numerici fisicamente considerando i parametri di scuotimento di terremoti recenti (dal 1976 al 2016).
Il WP3 è coordinato da M. Alvioli (CNR-IRPI).
Il WP4 cura l’analisi alla scala locale. Sviluppa e sperimenta una metodologia per la quantificazione della pericolosità sismica di frane profonde attraverso l’applicazione di modelli numerici sforzo-deformativi ottimizzati per l’utilizzo di campi deformativi ottenuti con tecniche advanced DInSAR da satellite. Sviluppa e sperimenta una metodologia per l’individuazione e la modellazione di frane profonde co-sismiche a partire da analisi DInSAR post-sismiche.
Le attività del WP possono essere suddivise nelle seguenti sotto-attività:
- Attività 4.1 – Formalizzazione architettura e raccolta dati, nella quale vengono raccolte e organizzate informazioni e mappe sulla distribuzione delle frane sismo-indotte, acquisendo immagini utili alla realizzazione dell’analisi post-evento. Saranno inoltre raccolti e organizzati i dati sugli effetti sismici di sito (microzonazione sismica).
- Attività 4.2 – Analisi post-evento. Vengono realizzati interferogrammi e identificate aree la cui deformazione è anomala rispetto alla deformazione tettonica, valutando con tecniche geomorfologiche le deformazioni co-sismiche da approfondire. Vengono realizzati modelli numerici sforzo deformativi ottimizzati con i campi deformativi DInSAR per le aree riconosciute come frane sismo-indotte o riattivazioni di frane esistenti. I risultati saranno validati anche sulla base di verifiche geologico-geomorfologiche dirette.
- Attività 4.3 – Analisi pre-evento. Vengono individuati scenari evolutivi per frane note nelle aree interessate dai terremoti storici considerati. Modelli geologici dei casi di studio verranno considerati per la modellazione FEM.
L’attività del WP4 è coordinata da P. Tizzani (CNR-IREA).
Il WP5 integra i risultati del WP2, WP3 e WP4, e definisce un quadro metodologico univoco e coerente per la valutazione multi-scala della pericolosità da frana sismoindotta. È possibile individuare le seguenti sotto-attività principali:
- Attività 5.1 – Attività a scala sinottica. Sintetizza i risultati del WP2, considerando la validazione nel WP3 e WP4, e codifica una metodologia per la zonazione della pericolosità da frana sismo-indotta a scala sinottica.
- Attività 5.2 – Attività alla mesoscala. Sintetizza i risultati del WP3, considerando la validazione realizzata nel WP4, e codifica una metodologia per la stima della pericolosità da frane sismo-indotte alla mesoscala.
- Attività 5.3 – Attività a scala locale. Sintetizza i risultati del WP4 individuando scenari di scuotimento che possano generare frane sismo-indotte, e le frane che possono essere rimobilizzate se sottoposte a scuotimento sismico. Viene codificata una metodologia per la zonazione della pericolosità da frana sismo-indotta a scala locale.
L’attività è coordinata da F. Fiorucci (CNR-IRPI).